Eragon I

@ tutti: Eragon, comunque, è MOLTO MEGLIO della maggior parte dei libri che stronchiamo. ci sono coincidenze forzate, tamarrate, logica traballante, ma almeno la storia ha complessivamente un senso. Si vede che l'autore tenta di dare coerenza logica al tutto, anche se gli sfuggono dettagli abbastanza grossi. Tenta anche di applicare un certo realismo, anche se vorrei capire come cazzo gli sono venuti in mente i mercanti di gioielli in un paese di contadini e la macelleria\sala operatoria. La mancanza di originalità è il problema più grosso di Eragon, che però resta una lettura più piacevole - ragioni comiche a parte - della robaccia nostrana. Continuo a dire che secondo me è l'equivalente maschile di Twilight: il ragazzino di turno si identifica col protagonista, che infatti nell'arco dei libri vince sempre, ottiene riconoscimenti sempre crescenti e una fama sempre più assurda, sembra un sogno a occhi aperti adolescenziale più che un racconto ben costruito. E qui anche la parte più snervante del racconto: Eragon non ha MAI veri problemi. Non si trova mai in una situazione che lui o qualche deus ex machina non possa risolvere, in tutti e tre i libri non è mai stato costretto a fare qualcosa di sgradevole o discutibile. Su Brisingr, ormai, siamo a livelli pietosi: sembra fare di più per la guerra lui che tutto il resto dell'esercito messo assieme.

@ tutti: Eragon, comunque, è MOLTO MEGLIO della maggior parte dei libri che stronchiamo. ci sono coincidenze forzate, tamarrate, logica traballante, ma almeno la storia ha complessivamente un senso. Si vede che l'autore tenta di dare coerenza logica al tutto, anche se gli sfuggono dettagli abbastanza grossi. Tenta anche di applicare un certo realismo, anche se vorrei capire come cazzo gli sono venuti in mente i mercanti di gioielli in un paese di contadini e la macelleria\sala operatoria. La mancanza di originalità è il problema più grosso di Eragon, che però resta una lettura più piacevole - ragioni comiche a parte - della robaccia nostrana. Continuo a dire che secondo me è l'equivalente maschile di Twilight: il ragazzino di turno si identifica col protagonista, che infatti nell'arco dei libri vince sempre, ottiene riconoscimenti sempre crescenti e una fama sempre più assurda, sembra un sogno a occhi aperti adolescenziale più che un racconto ben costruito. E qui anche la parte più snervante del racconto: Eragon non ha MAI veri problemi. Non si trova mai in una situazione che lui o qualche deus ex machina non possa risolvere, in tutti e tre i libri non è mai stato costretto a fare qualcosa di sgradevole o discutibile. Su Brisingr, ormai, siamo a livelli pietosi: sembra fare di più per la guerra lui che tutto il resto dell'esercito messo assieme.[

Comunque non sottovalutate le amebe. La volta che me le sono prese in inghilterra, ho dovuto andare avanti a prendere farmaci non so quanto per ammazzarle tutte. Il che indica una volontà molto più spiccata di quella di Bella ;-D

In questa reccy arriverà il Fazzoletto della Principessa?

Ho una notifica da fare: a quanto pare , anche usando gli archi di legno è possibile cacciare ungulati entro una certa lunghezza. Va detto che bisogna essere esperti nell'uso dell'arco

Il mattino dopo, il sole sorse in un’abbagliante esplosione di rosa e di giallo. L’aria era salubre, dolce, e molto fredda. Le rive dei torrenti erano coperte di brina, e i piccoli stagni erano del tutto gelati.

il suo collo taurino e il grembiule di cuoio graffiato; dalla camicia gli spintava un folto ciuffo di peli.

Galbatorix si nascose in un luogo maledetto, dove i Cavalieri non osavano avventurarsi.
No, seriamente. Sti Cavalieri sono i signori del mondo. Hanno i draghi, la magia, il potere, e tutto. Dove minchia si è nascosto sto Galbatorix?

Ditemi voi se le vostre reccy devono sembre deturpare così il mio regale contegno?! Lì a ridere da sola come una scema.

Oh, è il Gaston de “La bella e la bestia”! :-S

Se non avessi letto l’agguato ai Mohrger in zona Rosso, direi che questo è l’agguato peggio organizzato della storia della letteratura.

Davanti a una simile acrobazia linguistica (e del resto, provateci voi!), i cavalli dei nemici stramazzano al suolo, e i due elfy maschi vengono a breve abbattuti dalle frecce.

Dalla sua bocca sgorgò un fiotto di parole: profezie di vendetta, pronunciate in una lingua abietta che soltanto lui conosceva.

Due considerazioni. Primo: dove ha trovato conchiglie? Ma è così semplice, signori miei! Mentre Eynis trascorreva le vacanze estive al lago in montagna, lui se ne andava Surfin' USA!
Secondo: Non si stancava mai di guardare una radice contorta? Ecco, se questo è il concetto di Paolini di divertimento, posso capire che Eragon gli sembri un libro interessante.

***Flash da incubo con GL che mi dice “io sono tuo padre!”***

In tre libri, non ho ancora una sola ragione per pensare che Galbatorix sia un governante particolarmente sgradevole. Ma insomma, è kattivo, si vede! Scommetto che ha noduli di grasso rancido da tutte le parti!

No, seriamente. Sti Cavalieri sono i signori del mondo. Hanno i draghi, la magia, il potere, e tutto. Dove minchia si è nascosto sto Galbatorix?

Sembrano quegli argomenti usati da ragazzini di... uh, di quindici anni?...

E io volto pagina, speranzoso, ma vedo che invece continua per interminabili paragrafi.

“E Achille piè veloce ancora più velocemente li coglioni suoi porfirogeniti a Ettore percosse”

Ma come minchia ha fatto Galbatorix? Ma che coglioni c’aveva sto Vrael?

Chiedendosi come sia possibile una cosa simile anche se non c’è segnale

Vai, spiderman, vola!

Ma Paolini non risponde, perché sua mamma è appena entrata, con una forbice in mano, a tagliargli quello strano ciuffo davanti agli occhi.

E la radice contorta? Bah, dev'esser l'antenata delle lavalamp.