| lisse |
| | | CITAZIONE Le discussioni in cui tutti sono d’accordo si chiamano primarie del PDL. In compenso, cazzo che concessione - la polemica può essere fatta liberamente su altri siti! Loro non ti mandano i commandos della morte!
Sulla polemica, dico la mia. La polemica è definita dal dizionario come controversia su questioni di vario argomento tra persone intente a difendere, in forma scritta o orale, con toni vivaci e spesso risentiti, tesi diverse. Quindi, almeno in teoria, non dovrebbe avere nulla di drammatico. Non comporta mica il fare a pezzi l'avversario con un machete arruginito! Non capisco quindi perchè tutta questa repulsione per la polemica. Quello che secondo me si dovrebe temere sono: 1. le critiche e recensioni insicere (sia positive - soprattutto positive!- che negative) e chi ha decisio di distruggerti tanto per. Non si dovrebbe temere la discussione in sè.
Sull'originalità, non ho capito che intende la Strazzulla. Prima dice che non bisogna ricercarla a tutti i costi (e vabbè, non che faccia male, però!) poi afferma: molto spesso la bellezza della letteratura sta proprio nel creare qualcosa di nuovo, di brillante, di divertente, di appassionante, utilizzando solo moduli e canoni che esistono già Ma creare qualcosa di nuovo, seppure all'interno dei "canoni", non è originalità?
Saltando di palo in frasca, volevo aggiungere uan cosa: non ho mai letto alcunchè di Chiara Strazzulla, solo gli interventi sul blog, e ne ho ricavato l'impressione che scriva in maniera pesante e un po' tediosa. Certo non posso giudicare i libri dagli interventi del blog, però... A volte leggo anche il blog di Licia Troisi, e sinceramente, per quanto non abbia apprezzato i suoi libri che ho letto (tranne il primo, La setta degli assassini, mi sembrava ci fosse potenzialià da esprimere nel seguito, invece sappiamo come è andata a finire), i suoi post non mi annoiano a morte, saranno banali, saranno molto quotidiani ma almeno riesco a leggerli fino in fondo
Gl. Anche di lui non ho letto nulla se non il blog, e vi confesso che vorrei leggere Wunderkind perchè vorrei davvero, eventualmente, muovere delle critiche motivate e non basate sulla sulle opinioni altrui, di cui mi fido, intendiamoci! E' che certe volte leggo sul suo blog degli interventi un tantino fastidiosi, un tantino supponenti, e vorrei avere i mezzi per rispondere. Premesso ciò, mi tocca dar ragione a GL, nel senso che è vero che in Italia abbiamo problemi di critica letteraria, perchè esiste, secondo me, una frangia di critici cosiddetti "professionisti" che molto spesso dimostrano di non sapere di cosa stanno parlando, oppure mettono in fila una 20ina di parole difficili e pensano di aver fatto una critica, oppure lodano e incensano opere mediocri senza che si capisca il perchè loro le ritengano degne. Le conclusioni che lui trae da queste premesse però sono, a parer mio, sbagliate. Per fortuna sono arrivati siti come questo e quello dei gamberi, e non solo, a fare una critica onesta, che dica pane al pane e vino al vino! Anche la storia del doppio binario non la condivido, che in ogni opera ci sia un senso recondito nemmeno. Se il senso c'è e il lettore non è in grado di capirlo senza studi di fenomenologia applicata, allora lo scrittore ha fallito.
La storia sul blog di Lara Manni: il mio intervento successivo (nonostante mi prudessero le mani perchè volevo dire a GL che si era comportato da maleducato in quell'occasione) diceva che forse il problema è che molto fantasy italiano è di scarsa qualità, e questo incide sull'opinione che il pubblico può farsene. Nessuno ha continuato la discussione, vabbè. . |
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